Domenica 06 ottobre si è svolta in Seminario la cerimonia della Regola di vita, che ha visto protagonisti i ragazzi di quinta superiore. Ecco il testo introduttivo alla liturgia e alcune foto della giornata.
Oggi ci siamo riuniti qui per vivere insieme un momento, per noi ragazzi di quinta, particolarmente importante.
Il cammino di Seminario compiuto fino a ora, nella funzione che vivremo fra poco, porterà a compimento ciò che abbiamo iniziato anni fa; scrivere e leggervi allora la nostra Regola di Vita, che rappresenta al meglio tutto questo, assume un valore centrale nella nostra crescita.
Quel che vivremo fra poco infatti non è solo un punto d’arrivo, ma anche un punto di partenza, un punto di partenza per quell’anno che abbiamo davanti, impegnativo dal punto di vista vocazionale e non solo.
La frase da cui vorremmo quindi essere ispirati e guidati è tratta dal vangelo secondo Marco: “Prendete il mio giogo su di voi e imparate da me che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero.”
La scelta di usare questa frase come filo conduttore per questo nuovo anno parte dalla forza trasmessa dall’immagine del giogo, che ci ha sin da subito affascinati, il giogo è sì un peso, ma utile a indirizzare le forze, per un fine. Nella vita tutti abbiamo tanti gioghi, alcuni non buoni, ma il giogo che abbiamo scelto, quello di Cristo non è di quel tipo. Per questo ci affidiamo a Lui e il suo giogo allora non ci sarà pesante.
Anche il cammino di Seminario è un giogo, un giogo buono che ci fa crescere che non ci lascia andare dove vogliamo e così vogliamo che sia pure la nostra Regola di Vita.
Siamo consapevoli delle difficoltà che incontreremo, che non sempre saremo in grado di tenere fede a quel che sarà letto oggi, cercheremo di toglierci il giogo, ma vi assicuriamo che ci impegneremo al massimo per
rispettarlo, prendendo una posizione decisa e forte.Grazie per la vostra presenza, grazie per il vostro sostegno, ci rende il cuore colmo di gioia e l’animo fermo nei suoi propositi, il sapervi accanto a noi.